Altro fango di Emiliano su Brindisi: “Una città governata da criminali”. Dimenticando il recente passato

Con una uscita che non ha precedenti, ma che è in linea con la valanga di fango gettata su Brindisi negli ultimi mesi, il governatore dei pugliesi (e, dovrebbe, anche dei brindisini) Michele Emiliano oggi è tornato a definire la nostra una città “governata da criminali”.
Il suo messaggio, pubblicato sulla sua pagina Facebook, non arriva a caso, ma è l’appello urbi et orbi di un personaggio che dovrebbe mantenere per quanto possibile un ruolo super partes a votare il candidato sindaco che lo stesso Emiliano ha imposto al Pd brindisino: “Basta col crimine al governo della città”.
Per arrivare a una decisione di questo genere, quella di tornare a definire una città di criminali Brindisi invitando a scegliere il suo candidato, Emiliano evidentemente sente il terreno franargli sotto i piedi. I segnali che arrivano da Brindisi forse non sono incoraggianti per il ballottaggio di domenica e così quel furbacchione di Michele ha pensato di tirare fuori la vecchia storia che gli altri sono criminali dimenticando che quelle stesse braccione che ha appoggiato paternamente sulla spalla di Marino avevano cinto il suo precedente candidato sindaco, Mimmo Consales.
Per questo motivo appare davvero acrobatico il suo tentativo di far dimenticare che il suo Pd ha sostenuto sino all’ultimo giorno la giunta Consales così come era stato lo stesso Pd a supportare il sindaco precedentemente arrestato, Giovanni Antonino.
Ma, a parte ogni ragionamento di opportunità politica, come può un governatore pubblicare sulla sua pagina Facebook, che in funzione del suo ruolo è una vera e propria pagina istituzionale, un giudizio così offensivo nei confronti di un’intera città con il solo obiettivo di tentare di vincere una campagna elettorale?
Con quale senso di responsabilità egli definisce Brindisi una “città governata da criminali” per il sol fatto che un sindaco (il suo sindaco) dovrà dar conto alla magistratura per un singolo episodio di natura personale?
Emiliano dimostra ancora una volta di considerare Brindisi una nullità, utilizzandola solo per dimostrare a Roma di poter vincere la campagna elettorale, ma umiliandola tenendola fuori dai finanziamenti (unico capoluogo mortificato in Puglia) e denigrandola pubblicamente.