“Il candidato Nando Marino ha mentito. Ha mentito agli elettori, ha mentito ai giornalisti, ha mentito ai suoi competitor, ha mentito ai suoi sostenitori, ha mentito anche a Emiliano, perché ha nascosto a tutti di aver riportato una condanna definitiva con sentenza passata in giudicato per reati ambientali”: in una conferenza stampa congiunta, i leader del cinque partiti della Grande coalizione di Centro hanno definito Marino un bugiardo.
“In apertura di campagna elettorale, il governatore Michele Emiliano, all’epoca responsabile regionale del Pd, ha assicurato che avrebbe ricostruito l’immagine del partito il cui sindaco era stato arrestato a Brindisi e che avrebbe proposto candidati di alto profilo e privi di precedenti giudiziari”, ha dichiarato Toni Muccio per Noi Centro
“Sin dall’avvio della competizione elettorale il candidato sindaco individuato e imposto da Michele Emiliano, Nando Marino, ha rifiutato di aderire alla campagna nazionale sulla Trasparenza e oggi è l’unico candidato sindaco in Italia che affronta il ballottaggio senza aver certificato le proprie pendenze penali e tributarie.
“Il candidato Nando Marino, nonostante i ripetuti inviti da parte degli elettori e dei suoi competitor, si è rifiutato di rendere pubblici i propri certificati penali e tributari, assicurando pubblicamente di non avere riportato alcuna condanna e di “essere pulito come la candeggina”
“In altre parole il candidato Marino ha dichiarato ai brindisini di non avere nulla da dichiarare e dunque nulla da nascondere. Invece Marino ha mentito.
Si tratta di una sentenza di condanna a 4 mesi di arresto, con sospensione condizionale, emessa dalla Corte di Cassazione nel 2013 per reati ambientali. “E visto l’argomento, è facile intuire perché Marino abbia sperato che la condanna rimanesse nascosta”, ha aggiunto Muccio che era affiancato da Luciano Loiacono dei Democratici per Brindisi e Marina Miggiano per i Cor, mentre Impegno Sociale ha ospitato la conferenza stampa.
“Non si tratta di una banale lite condominiale o di una semplice disavventura giudiziaria”, ha aggiunto Muccio. “La condanna riportata da Marino è talmente rilevante che viene citata dalle riviste specializzate come “precedente giurisprudenziale in materia di reati ambientali.
“Nando Marino dunque è un bugiardo, ha mentito davanti ai suoi elettori. Ora ci chiediamo, nella situazione drammatica nella quale si è venuta a trovare Brindisi, come si può pensare di scegliere come sindaco un personaggio che prende in giro i cittadini prima ancora di essere eletto? Per giunta nella coalizione che dichiarava di fare della legalità la propria bandiera e di voler lontani personaggi implicati in vicende giudiziarie.
“E ci chiediamo cosa abbia da dire su questo caso il governatore Michele Emiliano, sempre pronto a puntare il dito persino su chi, tra i suoi avversari, non è mai stato giudicato né tantomeno condannato. Visto che il suo candidato sindaco ha riportato una condanna penale passata in giudicato, Emiliano (che è un magistrato comprende bene la gravità dei reati contro l’ambiente) conosceva anche lui questa situazione e l’ha tenuta nascosta, o è stato Marino a non rivelargliela?
“E a questo punto – ha concluso Muccio – ci chiediamo: cos’altro sta nascondendo Marino ai cittadini e come può un personaggio che mente in questa maniera, ancor prima di ricoprire un incarico, aspirare a essere il sindaco di una città?”.
La questione è insomma che Marino, al di là della tipologia del reato, l’ha tenuto nascosto ai brindisini.