Un applauso del Consiglio comunale sancisce un cambiamento epocale per la città: la centrale Brindisi Nord non solo non brucerà mai più carbone, ma non diventerà neanche un sito per lo stoccaggio dei rifiuti: con una decisione storica, che ha ricompattato il Consiglio comunale facendo raggiungere l’unanimità dei voti, vengono rispediti al mittente (in questo caso la societò A2A) le ipotesi di realizzare nell’ex centrale il progettato impianto di trattamento dei rifiuti.
Inoltre è stato disposto, sempre con i voti di maggioranza e opposizione, di richiedere alla società A2A di completare dismissione, smantellamento e bonifica dei gruppi 1 e 2, oltre che dismissioni, smaltimento e bonifica al di sotto del piano campagna, e avviare le stesse azioni sui gruppi 3 e 4, attualmente esclusi dal progetto di dismissione e bonifica, per consentire la restituzione di quelle aree allo sviluppo della retroportualità.
Soddisfazione espressa dal sindaco Riccardo Rossi che da dieci anni aveva concentrato le sue battaglie ambientaliste proprio sull’evitare che Brindisi Nord potesse tornare a bruciare carbone o comunque impiegata per stoccare i rifiuti.