Calabrese: «Perse troppe occasioni negli ultimi anni. Io più vicino ai cittadini»

Al momento sono tre i candidati alla poltrona di sindaco per il Comune di Mesagne alle Elezioni Amministrative il prossimo 26 maggio: Antonio Calabrese (Mesagne in Comune), Rosanna Saracino (Centrosinistra) e chi vincerà le primarie tra Carmine Dimastrodonato e Walter Zezza per il centrodestra. Il Movimento 5 Stelle ad oggi non appare molto convinto a presentare una candidatura a sindaco. Sicura invece, quella dell’ex parlamentare Toni Matarrelli a capo di almeno otto liste civiche. Oggi iniziamo con le interviste ai candidati a Sindaco di Mesagne con Antonio Calabrese
Chi è Antonio Calabrese e cosa fa nella vita di tutti i giorni?
Sposato, tre figli, laurea in scienze politiche indirizzo economico-internazionale, Dirigente del Ministero della difesa, attualmente Capo ufficio del personale civile e responsabile del protocollo informatico della Base navale di Brindisi
Ma per lei la politica che cos’è realmente?
La politica innanzitutto è mettere al centro la persona; lo studio analitico dei bisogni del territorio per dare risposte concrete alla comunità. Il fine ultimo della politica è la realizzazione del bene comune.
E il potere?
Il potere è la ricerca del consenso ad ogni costo e con ogni mezzo al fine di tutelare l’interesse particolare a discapito dell’interesse generale
Se dovesse andare al ballottaggio potrebbe pensare a qualche apparentamento? O l’ipotesi è da escludere?
Non si intravedono all’orizzonte, ad oggi, altre piattaforme programmatiche oltre la nostra. Italia in comune dialoga principalmente sulle cose da fare e su come si vogliono realizzare. Dunque ritengo prematura ogni valutazione sulle fasi successive al primo turno.
Perché ha scelto di candidarsi come sindaco?
Perché ho un amore profondo per il mio territorio e vorrei dare il mio contributo per vederlo progredire dopo tanti anni in cui si sono perse infinite opportunità di sviluppo per colpa di una politica poco lungimirante e lontana anni luce dai bisogni dei cittadini e dalle esigenze del territorio.
Qual è il significato del nome della coalizione per la quale si candida e quello del simbolo scelto?
“Mesagne in comune” indica la volontà di ritornare ad essere una grande comunità, la necessità di far sentire i cittadini quanto più vicini alle istituzioni, di identificare la casa comunale come la loro casa, stimolando la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.
Quali sono le linee guida del suo programma?
– Adesione al codice etico morale di Avviso Pubblico
– Risanamento del bilancio comunale e lotta serrata agli sprechi per garantire maggiori e migliori servizi ai cittadini.
– Riorganizzazione della macchina amministrativa per renderla più moderna ed efficiente
– Costituzione gruppo di lavoro per il recepimento di fondi strutturali utili per la crescita economica, sociale e culturale del nostro territorio.
– Adozione del PEBA (piano eliminazione barriere architettoniche)
– Rivisitazione del piano strade;
– Investire su progetti di inclusione sociale (sostegno alla disabilità, alla parità di genere)
– Riqualificazione e Ampliamento della Zona industriale;
– Ammodernamento dell’impiantistica sportiva;
– Rilancio dei settori produttivi con particolare riguardo al settore agricolo: incentivi attraverso defiscalizzazione, costituzione fondo ad hoc, apertura sportello informativo
– Riqualificazione delle periferie (ingressi alla città, piazze e parchi lasciate in questi anni in completo abbandono);
– Difesa dell’ambiente, rivedere la questione sanità, investire su formazione e ricerca scientifica;
– rilancio delle politiche giovanili e della terza età.
– Investire sulla cultura, turismo sostenibile e decoro Centro Storico
– Riallacciare il rapporto con la città e con l’associazionismo (sociale, sportivo, culturale, ecc.).
Che tipo di squadra la affianca?
La nostra coalizione sarà formata da due liste quella del Sindaco (Mesagne in Comune Calabrese Sindaco) e quella di Italia in comune. Potrebbero, nei prossimi giorni, aggregarsi altre forze politiche.
Quali saranno i primi interventi pratici che farà per Mesagne?
Un amministratore prima di tutto deve essere un esempio e per questo il primo provvedimento sarà l’adesione alla carta di avviso pubblico ossia quel codice etico che “indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.”(Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, ecc. ecc.).
Costituire il gruppo di lavoro per il recepimento dei fondi strutturali, perché lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo del nostro paese.
Attuare il PEBA (Piano eliminazione delle barriere architettoniche)
Verificare la possibilità di ristorare, entro il 2020, quei cittadini coinvolti nella questione dei rimborsi della TARI 2014-2017.
Chi vincerà le elezioni?
Se dovessimo guardare alle proposte in campo e quelle che si stanno per presentare, escludendo il centro destra che non ha governato negli ultimi 10 anni, e quindi fare un’analisi delle ultime due esperienze governative completamente fallimentari non vi sarebbe dubbio alcuno che le elezioni dovremmo vincerle noi che siamo stati presenti sul territorio ogni giorno a fianco dei cittadini. Sarebbe infatti inconcepibile che i mesagnesi riaffidino il loro futuro a chi è stato artefice e complice dell’arretramento politico economico e sociale della nostra comunità.
Perché gli elettori dovrebbero votarla?
Perché in tutti questi anni io e il mio gruppo siamo stati sempre pronti ad attenzionare i bisogni del nostro territorio, a proporre soluzioni attraverso uno studio analitico delle varie questioni. Sopratutto siamo stati vicini alla gente, pronti sempre all’ascolto e in molti occasioni a risolvere problematiche di carattere generale. Insomma troverebbero una persona che non promette sogni ma impegno, responsabilità e serietà nella gestione delle tante problematiche che interessano la città!