Porte girevoli nelle coalizioni: c’è chi entra, chi esce e chi litiga ancora

di Lucia Portolano per IL7 Magazine

Forza Italia si spacca, Marcello Rollo esce dai giochi di queste amministrative, la Lega viene commissariata, i 5Stelle presentano il proprio candidato sindaco che attacca senza mezzi termini la coalizione di centrodestra indicandola come prima avversaria “perché composta da rapaci dell’amministrazione pubblica”.
Settimana convulsa per la politica brindisina quando manca poco alla presentazione delle liste dei candidati, terremoti in atto alcune coalizioni e partiti politici. Entro il 9 maggio bisognerà consegnare le liste che appoggiano i candidati sindaco che al momento sono cinque: Roberto Cavalera (centrodestra), Massimo Ciullo (destra), Ferruccio Di Noi (Impegno sociale), Riccardo Rossi ( centrosinistra) e Gianluca Serra (5Stelle).
Molte forze politiche hanno difficoltà nella compilazione, e i consiglieri di movimenti diversi si uniscono per creare una sola lista. Qualcuna potrebbe anche saltare dopo le ultime novità. Resta il dubbio sui centristi dopo l’annuncio di Marcello Rollo di restare fuori da queste amministrative. All’ex presidente dell’Asi non è andato giù l’arrivo nella coalizione di Michele Errico, sul quale lui stesso avevo messo il veto, visto il comportamento del notaio nei confronti dell’amministrazione Carluccio, dove prima aveva fatto da garante e poi si era dimesso insinuando ombre e illeciti comportamenti di alcuni esponenti. Rollo era riuscito a digerire l’accordo con l’avversario Marino, ma con Errico proprio non ce l’ha fatta. Dice di voler tornare al momento nel mondo dell’associazionismo per ricoprire il ruolo di presidente della Proloco. Così facendo cerca anche di rispondere a chi diceva che Roberto Cavalera era stato scelto da lui insieme a D’Attis. Una paternità quella di Rollo che l’onorevole e il candidato hanno fortemente negato, ma che ha creato qualche disappunto nella coalizione. Così facendo si ricuce qualche strappo. La lista Brindisi prima di tutto quindi non ci sarà, anche se il coordinatore cittadino Claudio Niccoli ha fatto sapere che nei prossimi giorni si decideranno candidature e nome della possibile nuova lista. Insomma l’ex assessore regionale si mette da parte ma non tutti i suoi uomini. E la sua ombra resta. Anche se ormai è certo che molti ex consiglieri comunali centristi potrebbero non candidarsi più, tra questi Tiziana Martucci, Luca Ribezzi e Iolanda Guadalupi. Ma non sarebbero i soli. Il candidato sindaco del centrodestra Roberto Cavalera, ancor prima di essere presentato ufficialmente alla stampa perde così pezzi. Dalla coalizione arrivano messaggi di debolezza ai quali nessuno replica, salvo Forza Italia che ha voluto rispondere ai dieci componenti del direttivo che hanno dato le loro dimissioni a sostegno della candidatura di Massimo Ciullo, voluta dalle forze di Destra con qualche movimento civico. L’ex vice coordinatore provinciale di Forza Italia Andrea Gaballo insieme a Massimiliano Oggiano hanno formalizzato le dimissioni dal partito di Berlusconi, con loro altri 8 esponenti. Hanno lamentato la mancanza di un confronto costruttivo all’interno di Forza Italia dove, a loro dire, avrebbero assunto le decisioni sulle amministrative solo la coordinatrice cittadina Ernestina Sicilia e in particolar modo l’onorevole Mauro D’Attis. In realtà già da mesi Oggiano si era fatto fotografare accanto a Ciullo, non solo in quella famosa festa privata al suo compleanno con la torta con la croce celtica e il saluto romano, ma era anche con Ciullo fuori dalla sede della Lega l’uno ottobre scorso quando insieme attendevano l’arrivo di Matteo Salvini a Brindisi. Che Oggiano e gli altri sostenessero la candidatura a sindaco in Forza Italia dell’ex assessore di Mennitti è cosa nota. Ma l’accordo non è mai arrivato, così la frattura. Gaballo e Oggiano sottolineano di aver interrotto il loro percorso perché non hanno condiviso l’accordo con i moderati di Lino Luperti, Raffaele Iaia e Rino Pierri compreso gli ex Consales Luciano Loiacono e Maurizio Colella. Insomma loro prendono le distanze dagli esponenti delle ultime due amministrazioni comunali. Ma solo dalle ultime due.
Forza Italia a questi attacchi ha replicato con un documento firmato dai restanti componenti del direttivo e da Ernestina Sicilia, nel quale si precisa che il candidato sindaco Roberto Cavalera è stato voluto da tutto il partito, compresi i vertici nazionali e che i dimissionari avevano già un piede in un’altra scarpa.
Ma fibrillazioni non ci sono solo nella coalizione di centrodestra, negli ultimi giorni terremoto anche nel partito di Salvini e quindi del candidato sindaco Massimo Ciullo. La Lega è stata commissariata, i vertici regionali hanno defenestrato il coordinatore provinciale Paolo Taurino, che da qualche settimana non si vedeva più in giro. La sua assenza era stata già notata alla presentazione ufficiale di Ciullo, nonostante fosse stato lui stesso a spingere per la sua candidatura. La rottura definitiva nella Lega è arrivata quando Taurino ha commissariato il coordinamento cittadino, mandando via Giovanni Signore che aveva organizzato, a dire del coordinatore provinciale, l’inaugurazione della sede di Tuturano senza coinvolgerlo. Non solo, ma Taurino ha parlato anche di uno scontro verbale e quasi fisico dal quale si è dovuto difendere. Signore subito dopo ha replicato dicendo che Taurino aveva affermato il falso e che si sarebbe tutelato nelle sedi opportune. Immediato l’intervento del coordinatore regionale Caroppo che ha commissariato la Lega provinciale. Al comando ci sono ora i due parlamentari eletti Marti e Tateo. Ma il partito di Salvini non è l’unico decapitato, qualche settimana fa lo stesso è accaduto in Fratelli d’Italia, anche questi sostiene Ciullo. Nel partito della Meloni potrebbe candidarsi proprio l’ex sindaca centristi Angela Carluccio, a lei il coordinatore regionale Erio Congedo ha chiesto di prendere in mano il partito. E l’ex sindaca sta facendo un giro di telefonate chiamando anche i suoi ex consiglieri per sondare il terreno e capire se può essere proficuo intraprendere questo nuovo percorso politico.
Nel frattempo il movimento 5Stelle ha presentato il suo candidato sindaco Gianluca Serra che ha immediatamente sfilato le armi contro la coalizione di Cavalera. “Sono loro i primi avversari – afferma Serra – Credo che l’avvocato Cavalera si troverà nelle stesse difficoltà della collega Carluccio dove dovrà gestire uomini rapaci della Pubblica amministrazione. A volte anche ladri di polli”.
Serra invece spende buone parole su Ciullo. Un’uscita che ha sorpreso. Il grillino annuncia anche che nel suo programma elettorale, in merito al nuovo urbanistico generale, intende ripartire da dove si è fermato Mennitti, quando Ciullo era assessore all’Urbanistica. “E’ da lì che dobbiamo partire, da quel piano preliminare”. Nello stesso tempo annuncia la sua intenzione (in caso di vittoria) di voler far ritornare a Brindisi l’architetto Goggi voluto da Mennitti per guidare i lavori del Pug poi mandato via dall’amministrazione Consales. Al momento c’è un contezioso giudiziario tra Goggi e Comune di Brindisi. A pochi giorni dall’annuncio di Serra arriva anche quello di Oggiano (sostenitore di Ciullo) che afferma di aver parlato con Goggi è che si è detto disponibile a tornare.
Insomma qualcuno va già d’accordo. E per tutti l’avversario diventa il centrodestra.
In silenzio lavora invece il centrosinistra di Riccardo Rossi alle prese con le liste. Da tempo la coalizione ha mostrato una certa unione, ed anche una certa riservatezza, dove i panni sporchi si lavano in famiglia.
Uscito completamente fuori dai giochi Noi centro di Toni Muccio, ormai è ufficiale per queste amministrative ci sarà una pausa. “Nessuna lista a sostegno di nessuno – dice Muccio – ognuno degli esponenti sarà libero di appoggiare chi vuole”.