
Una mia cara amica sostiene con convinzione che non siamo noi lettori a scegliere i libri ma sono i libri a scegliere noi… Una teoria, solo apparentemente bizzarra, che con il tempo ho fatto mia e della cui validità ho continue dimostrazioni… Qualche tempo fa dovevo acquistare un libro da regalare proprio a quella mia amica per il suo compleanno. Entrai nella libreria senza un’idea precisa, ma con il fermo proposito di scegliere un libro di agevole lettura, che costituisse, insomma, una lettura distensiva, rilassante.
Cominciai a gironzolare tra i corridoi, sbirciando qua e là negli scaffali. La mia attenzione fu attirata da una copertina – due ragazzi ripresi di spalle che avanzavano su una distesa di neve inseguendo, almeno così sembrava, una gallina che si vedeva in lontananza, piccolissima – e da un titolo – “La città dei ladri” – che mi parve intrigante. Lessi il nome dello scrittore: David Benioff. Devo ammettere la mia ignoranza. Non lo avevo mai sentito nominare. Presi il libro tra le mani e lessi la quarta di copertina. No, decisamente non era quello che cercavo. Una storia ambientata in Russia, durante la seconda guerra mondiale. No, per la mia amica volevo un romanzo divertente. Passai oltre, esaminai tanti altri libri, ma quello, “La città dei ladri”, nonostante le mie intenzioni, continuava a “chiamarmi”. Tornai indietro, lo presi di nuovo, lo sfogliai, lo girai e rigirai e… dopo pochi istanti mi ritrovai alla cassa…
Passò qualche giorno e la mia amica mi mandò un messaggio. Aveva cominciato a leggere il libro con qualche riserva ma dopo poche pagine ne era entusiasta. Incuriosito, mi informai sull’autore e decisi di acquistare un altro suo libro, “La 25a ora”. Lo lessi in pochi giorni e lo trovai meraviglioso. Seppi che ne era stato tratto un film, omonimo, con la regia di Spike Lee. Al volo noleggiai il dvd. Un capolavoro anche il film. Quando la mia amica finì di leggere “La città dei ladri”, me lo prestò, lo divorai in pochissimi giorni e mi piacque anche di più, se possibile, de “La 25a ora”. Il caso, o la benevolenza magica dei libri, mi aveva messo sulle piste di due storie straordinarie, scritte magistralmente, due tra i romanzi più belli che abbia mai letto e che consiglio a tutti. “La città dei ladri” è una magnifica storia di guerra e di amicizia, fra tragedia e humour, scritto stupendamente. La trama. È l’inverno del 1941 a Leningrado. La città è sotto l’assedio delle truppe tedesche. Per Lev, diciassette anni, timido e poco audace, e Kolja, giovane cosacco impertinente, le cose si mettono male. Lev ha rubato il coltello a un paracadutista tedesco morto assiderato e Kolja ha disertato. Reati gravissimi in tempo di guerra, per i quali la pena prevista è la fucilazione. Dopo qualche giorno trascorso in carcere, i due si ritrovano al cospetto del colonnello che deve decidere il loro destino. L’ufficiale li invita a seguirlo fino ai margini del fiume. Sulla Neva ghiacciata una bella ragazza pattina esibendosi in piroette artistiche.
È sua figlia e sta per sposarsi. Un matrimonio vero, alla russa, con musica e danze e… un solo problema: la torta nuziale. Ci sono lo zucchero, il miele, la farina e tutti gli altri ingredienti, ma mancano le uova, una maledetta dozzina di uova introvabili in tutta Leningrado per gli eroici soldati dell’Armata Rossa, ma forse non per una volgare coppia di ladri… Lev e Kolja avranno salva la vita se riusciranno a trovare quelle uova entro un paio di giorni… “La 25a ora” è un romanzo epico, una storia dura e coinvolgente, uno struggente ritratto di New York. La trama. Con la sua Corvette, caricata a dovere di «roba» dagli uomini di Uncle Blue, Monty scorazza per New York, accolto come una rock star nelle scuole bene di Manhattan, negli infimi locali dei gangster russi di Downtown e negli attici lussuosi dei brokers e degli attori pieni di grana. Ora, però, ha chiuso per sempre. Entro 24 ore salirà sul bus per Otisville e domani mattina cederà il suo nome in cambio di un numero… Starà in carcere per sette anni.
Gli restano 24 ore soltanto, una sola misera notte da passare ancora con i suoi amici: Frank Slattery, un tipo svitato che lavora a Wall Street e sa tutto di tasso d’inflazione, rilevazioni statistiche, condizioni meteorologiche e oscillazioni di mercato; e Jakob Elinsky, un insegnante di inglese che passa il tempo a fantasticare sulle sue giovani allieve. Un’ultima notte per fare casino, un’ultima notte di libertà, a meno che da Uncle Blue… Romanzo-culto, La 25a ora ci svela il lato oscuro della New York di oggi, tra i club privati di Downtown e i freddi locali di Wall Street, dove si aggirano brokers e uomini d’affari, gangster senza scrupoli e giovani senza illusioni. Ha scritto L’Unità: “Delitto e redenzione, amicizia e amore in un romanzo bellissimo”
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