
Era dal 2019 che l’associazione culturale artistica teatrale “Teatro in libertà” non saliva sul palcoscenico in seguito alla pandemia da covid. Ci ritorna venerdì 24 maggio, alle 20.30, presso il teatro Impero con la commedia “Non sparate sul postino” di Derek Benfiel.
L’associazione brindisina, che compie 18 anni dalla sua costituzione, da sempre impegnata sul territorio nella diffusione della cultura teatrale e nella ricerca di nuove forme di drammaturgia, questa volta interpreta alcune tra le più belle e significative opere teatrali italiane e straniere; nel maggio 2019 la compagnia rappresentò “Divertentissimi atti unici, scherzi scenici e monologhi” in omaggio ai grandi autori teatrali dell’Ottocento e del Novecento.
Il regista e direttore dell’associazione “Teatro in libertà”, Vito Pascariello, dichiara: “E’ stato davvero complesso preparare e mettere in scena ‘Non sparate sul postino’ di Derek Benfield, così frizzante e scoppiettante dal carattere tipico ‘humor inglese’. Gli undici attori hanno realizzato quest’opera dai tanti straripanti doppi sensi, gags, situazioni paradossali espressioni stralunati e simpaticamente matti, colpi di scena dal ritmo incalzante, serratissimi tempi comici e dal sorprendente inatteso finale”.
Oltre al regista Vito Pascariello, gli interpreti di questa commedia sono: Mina Leccese che veste i panni della cameriera Ada; Rossella de Donno che interpreta lady Elrood, moglie del proprietario del castello; Giuliana Rizzo nelle vesti di Patricia, figlia di Elrood; Vincenzo Coppolino, marito di Patricia; Marco Candatore che indossa i panni della guida turistica, mr Partridge; Luca Scarano che ha il nome di Bert, cioè il visitatore del castello; Federica Santoro, moglie di Bert che si chiama Maggie; Vito Fiore, il gangster dal nome Capurro, ma detto Jack; Giuseppe Coppolino, l’altro gangster chiamato Mezzacapa, detto John; infine il capo scout Fabio Cesi, che veste i panni di George Willis.
La vicenda è ambientata nell’Inghilterra degli anni ’60-‘70 in un castello appartenente ad una famiglia ormai decaduta dell’antica nobiltà inglese. La proprietaria del castello, l’evanescente lady Elrood, a corto di finanze, è costretta ad organizzare visite guidate per raggranellare qualche spicciolo e pagare i debiti. Il marito, lo stralunato lord Elrood, un anziano colonnello in congedo, è convinto di trovarsi costantemente in mezzo a una fantomatica e fantasiosa guerra: lui spara a chiunque abbia l’ardire di avvicinarsi alle mura del castello, soprattutto al postino considerato una spia straniera molto pericolosa e al droghiere.
Proprio il giorno d’apertura delle sale del castello, ormai divenute meta turistica di gite ed escursioni, arriva l’avvenente figlia Patricia, per trascorrere un tranquillo e sereno weekend in famiglia. Non sarà così scontato, poiché suo marito Chester, da poco tempo sposato, smarritosi alla stazione, la raggiungerà con forte ritardo e molta agitazione. Infatti aveva letto sul giornale che i due gangster finiti in galera per la sua involontaria testimonianza fotografica erano evasi. Scoprirà presto che i suoi timori erano veramente fondati: infatti il criminale Capurro detto Jack e il suo complice Mezzacapa detto John, a dir poco buffi e particolari, erano giunti al castello per vendicarsi e poi rubare un quadro di grande valore. Chester, preso per pazzo dalla moglie a causa delle sue fobie persecutorie, sarà costretto suo malgrado a trovare il modo di salvarsi e di mettere in salvo il quadro prezioso. Allo stesso tempo dovrà pure sfuggire agli assalti dell’esplosiva Ada, cameriera facile agli innamoramenti, al continuo via vai di Maggie e Bert una coppia di strani turisti, alla sconcertante guida turistica mr Partridge grande esperto d’arte e all’eccentrico George Willis capo scout con cinquanta ragazzini al seguito.
Tutto questo trambusto disturberà forse i famigerati banditi nel raggiungere il proprio obiettivo? Lo sapremo solo alla fine!