Il Brindisi rompe il silenzio e prende le distanze da Flora

Torna a farsi sentire, dopo un lungo ed inquietante silenzio, il Brindisi Calcio che, stante la indisponibilità del suo attuale presidente a rendere interviste o dichiarazioni dirette di alcun genere, affida ad un corposo comunicato stampa il pensiero dei collaboratori della società che, da un mese a questa parte, stanno gestendo questo periodo di transizione dalla vecchia alla nuova stagione agonista, cioè il “day after” lo spaventoso tsunami, provocato dalla vecchia dirigenza, che ha trascinato nel fango, per non dire in altro di ben più puzzolente, il calcio cittadino.
Questo il testo integrale diffuso dall’Ufficio Stampa del Brindisi: “Stiamo lavorando per provare a dare un futuro al calcio nella nostra città”. Lo affermano i collaboratori del Brindisi che ormai da diverse settimane provano a mettere nuove basi per il massimo sodalizio biancazzurro. “In queste settimane mentre continuiamo a lavorare, a muoverci per prepararci a disputare il prossimo campionato, stiamo sentendo circolare voci infondate, anzi più che infondate, diremmo fantasiose sul nostro gruppo. Ci hanno definito “floriani” perché abbiamo lavorato con Flora, ma molti di noi sono anni che lavorano all’interno della società biancazzurra con le diverse gestioni che si sono succedute e forse qualcuno questo lo ha dimenticato”. I collaboratori del Brindisi continuano: “ci sono diversi punti che vogliamo chiarire una volta per tutte. Nessuno di noi ha più contatti con i vecchi dirigenti Flora e Co. Anzi. Anche noi siamo indignati per quanto accaduto al nostro Brindisi e non è escluso che in un possibile processo ordinario potremmo anche costituirci parte civile. Secondo punto: noi stiamo lavorando per la difesa del Brindisi dinnanzi alla giustizia sportiva, e per dargli un futuro dal punto di vista societario. Siamo ancora in autogestione ma non possiamo nascondere di aver avuto dei contatti con imprenditori della nostra città che ci hanno dato, in linea di massima, la disponibilità a darci una mano o come sponsor o come possibili soci. Non possiamo fare ancora i nomi perché gli accordi non sono stati ancora definiti e non vogliamo illudere nessuno. È l’ultima cosa che la città e i tifosi che tengono al Brindisi meriterebbero. Terzo punto: qualora qualcuno fosse interessato a rilevare le quote societarie, presentando a noi e alla città un progetto serio per la rinascita del calcio biancazzurro, noi saremo ben lieti di portare a compimento questa trattativa e, se ci fosse richiesto, anche a farci da parte per il bene del Brindisi di cui stiamo cercando di salvare il titolo con immenso sacrificio, e non solo nostro. Ora chiediamo ancora un po’ di pazienza. Il nostro silenzio non è riveniente da arroganza o da presunzione ma solo da cautela e voglia di far andare a buon fine le nostre trattative, soprattutto sul fronte societario. Con l’auspicio di potervi dare al più presto buone notizie non ci resta che dire : Forza Brindisi”.
Da notare che è finalmente giusta la netta ed esplicita presa di distanza dalla gestione Flora-Daleno-Morisco, che molti, non solo tra i tifosi ma anche a Palazzo di Città e nel mondo dell’imprenditoria brindisina, auspicavano come punto reale di partenza per potersi di nuovo avvicinare al calcio in città.
Dalle parole del comunicato traspare anche un certo ottimismo nella possibilità di coinvolgimento attivo di forze imprenditoriali nuove ed anche, cosa importante, viste le voci che si erano sentite in giro, la disponibilità a farsi anche da parte se ciò dovesse essere chiesto da chi dimostri di essere in grado di portare avanti un serio progetto per la rinascita del calcio brindisino.
Staremo a vedere nei prossimi giorni, in attesa della tanti temuta decisione del Tribunale federale del 12 agosto prossimo, se ci saranno sviluppi in campo societario.
Alessandro Caiulo