Atletica leggera: lo sport principe

L’Atletica Leggera è uno sport che comprende varie discipline, è la base, diciamo anche che per tutti gli sport una buona preparazione atletica comporta un maggior numero di risultati. I ragazzi devono accostarsi all’atletica soprattutto nella prima fascia d’età, senza minimamente pensare a specializzarsi in questo o quel gruppo di gare o addirittura in una singola specialità.

L’atleta in erba, nella dinamica della sua costruzione osteo-muscolare e psichica, sarà di molto avvantaggiato se curerà scrupolosamente tutte le qualità fisiche: resistenza, velocità, forza, destrezza ecc. Quindi in fase di preparazione il ragazzo deve padroneggiare molteplici forme di esercizi, in modo da potenziare al massimo la sua fase di formazione. Quanto più larga sarà la base, tanto più sarà possibile, in futuro, elevare il picco del rendimento. Durante questa fase il tecnico preparatore si renderà conto delle qualità dei suoi allievi e potrà avviarli, dapprima verso un gruppo di specialità similari e successivamente verso le proprie specialità elettive. Per esempio, un ragazzo corpulento, che riuscirà bene sicuramente nei lanci, dovrà ampliare l’attività di base, non trascurando comunque anche la corsa, il passaggio di ostacoli ed i salti in genere. Allo stesso modo un ragazzo esile, che mostra una spiccata tendenza alle corse di resistenza, non deve trascurare gli esercizi e l’allenamento per l’incremento della forza e deve allenarsi anche nel lancio di attrezzi. In definitiva i ragazzi che praticano atletica leggera devono sapere fare un po’ di tutto.
I vari tessuti dell’apparato di sostegno e motorio hanno gradi diversi di alienabilità, tuttavia, tramite l’allenamento, noi possiamo agire isolatamente su un muscolo o addirittura su un determinato tipo di tessuto. Bisogna inoltre ricordare che nella costruzione del rendimento le parti cosiddette passive del sistema di sostegno (tendini, ossa e cartilagini) rimangono per lungo tempo in ritardo rispetto alla possibilità di carico della muscolatura.
Il fatto che la disposizione al rendimento del sistema scheletrico ed in certe circostanze anche dell’apparato muscolare nelle varie fasi della crescita, è più o meno ridotta, non deve limitare l’allenamento e l’addestramento fisico, che anzi diventano particolarmente utili a fini estetici e compensatori di disarmonie.
Il Prof. Lucio Montanile, grande preparatore atletico brindisino, con cui ho avuto l’onore di lavorare, questi concetti li ribadiva già vent’anni fa e li attuava . Concetti che oggi sono ancora attuali e confermati scientificamente.

Dino Furioso