Qualche giorno fa è stato “imbrattato” di bianco il 5 POINTZ, il tempio dei graffiti a New York. Graffiti tutti coperti, dunque.
I graffiti, per me sono arte, se, ovviamente, fatti “ad arte” e non insudiciano o imbrattano luoghi già belli di per sé. Odio, invece, le scritte: sui palazzi, per strada, frasi, parole, a volte criptici e rivolti ad una piccola schiera o al proprio amato bene.
Banksy, per esempio, a New York è un grande artista. Non sporca edifici, li abbellisce, davvero. Però sebbene l’arte metropolitana a qualcuno piaccia, ad altri da fastidio.
Nessuno ha diritto di andare a casa di altri e lasciarci il proprio “segno”.
Ebbene, se Banksy è un artista, la zia di Jasmine, il papà di Suami, gli amici, i parenti di Nicole e Iris o del piccolo Lorenzo, NO. LORO NON SONO ARTISTI. Essi imbrattano, insudiciano, sporcano un luogo pubblico, anche se a fin di bene.
Le loro tracce, come quelle rilasciate dai gatti, sono spruzzi della loro felicità ma, per tutti gli altri, segno di degrado, di inciviltà. Gli “artisti” si esprimono sui muri, insudiciandoli, manifestando la felicità del bimbo appena arrivato.
Suami nasce e, in un’epoca in cui si può comunicare con ogni mezzo, i suoi parenti pensano bene di dotarsi di spray, recarsi in ospedale e al 9 piano dell’Ospedale Perrino, esprimere la propria felicità, partecipandola a tutti gli altri. Ed ecco che nasce Jasmine e i parenti, papà o gli amici burloni festeggiano l’evento commettendo in nome della piccola un reato.
Festeggiamo tutti con un bel reato ai danni di un luogo pubblico: dai zia, evviva nonna, datti da fare, porta un pennarello e lasciamo il segno. Di inciviltà e del nostro essere “sporcaccioni” ma anche di delinquenti. Su dai zia commetti anche tu reato, che sia di danneggiamento di luogo pubblico (art.635 codice penale- RECLUSIONE DA SEI A TRE ANNI O PAGAMENTO DI MULTA SINO A 309 EURO!!!) o deturpamento e imbrattamento di luogo altrui (se vi beccano a imbrattare casa mia la multa è fino 103 euro)! E visto che ci sei, oltre allo spray, portiamo il necessario per soggiornare in Via Appia: dall’ospedale alla casa Circondariale, in due cinque minuti ci si arriva e la strada è dritta!
Fate un giro nei vari piani dell’Ospedale Perrino, verificate di persona e se vedete uno di questi “artisti”, denunciatelo. Fatelo per Suami, Nicole, Lorenzo che non vivano in una città dove nasci e i tuoi cari commettono un reato e compiono un gesto INCIVILE. Fatelo per i bambini appena nati. Ma, vi prego, non aggiungete ad una frase d’amore spruzzata, l’altrettanto fastidioso “SUCA”: tale invito è stato apposto da un altro “artista” del pennarello come chiosa ad una frase “Daniele papà e la mamma ti amano già” racchiusa in un “incivile” cuore sulle porte d’ingresso del reparto. Porta con maniglia antipanico, color grigio topo morto ma che “tatuato” è ancora più brutta. Molto più brutta.
Vorrei poi sapere, chi, in ginecologia, nell’attesa di vedere il bimbo appena nato, presa dalla voglia di “maternità”, dichiara la disponibilità a fare delle cose irripetibili, con tanto di numero telefonico e reperibilità. Una tristezza infinita. Sia che si tratti di un’amica eccessivamente calorosa, sia se si tratta del solito coglione che vuole vendicarsi ai danni di un’ex amica o di un amico.
E ora mi rivolgo alle mamme le uniche che, sicuramente, non si mettono lì a imbrattare i muri dell’ospedale: dite ai vostri amici e parenti che, nell’attesa della nascita, possono buttare via i pennarelli, gli spray color oro o rosso passione e che se hanno voglia di esprimere la gioia per la nascita di Jasmine raccomandatevi che non commettano reati o comportamenti davvero incivili in onore dei vostri figlioli. Magari, che ne so, suggerite di piantare un alberello, una pianta, un fiore… purchè, alla nascita di Jasmine di peso 3 kg 780 grammi (ovvio scrivono anche la data di nascita e il peso come si fa con i vitelli) segua un gesto d’amore e di rispetto. Grazie.
Marcello Biscosi