Armi chimiche siriane: partite le due navi. Potrebbero arrivare a Brindisi fra 20 giorni

Sono partite quest’oggi le navi danesi e norvegesi che dovranno portare fuori dalla Siria l’arsenale chimico più pericoloso detenuto dal regime di Damasco. Non è dato sapere al momento in quale porto italiano le due imbarcazioni attraccheranno per le operazioni di trasbordo delle micidiali bombe, ma non è escluso che sia proprio quello di Brindisi. Anzi: stando alle ultime notizie giunte dalla Siria e riportate alcune settimane fa dal quotidiano “La Stampa”, le cose starebbero proprio così. Il ministero degli Esteri conferma che le navi sosteranno per due giorni in un porto del Mezzogiorno d’Italia, ma su Brindisi né conferma, né smentisce. Il riserbo permarrà ancora per molto, almeno fino a che, a una settimana dall’arrivo, la notizia non sarà ufficializzata.

Il carico di morte che starebbe per lasciare la Siria consterebbe di circa 700 tonnellate di armi chimiche: ordigni dal basso potenziale esplosivo, ma capaci di diffondere per chilometri e chilometri gas che ucciderebbero chiunque dovesse trovarsi nel raggio di propagazione. Se, come rivelato dalla Stampa, le due navi dovessero far rotta su Brindisi, sarà qui che si consumerà uno dei passaggi più delicati dell’intera operazione: il trasbordo del micidiale arsenale chimico dalle navi danese e norvegese, alla nave militare americana “Cape Ray”, attrezzata con speciali macchinari per la distruzione degli ordigni.

L’intera manovra, che quindi potrebbe essere eseguita davanti alle coste brindisine, dovrebbe durare non meno di 48 ore. Incerti, al momento, anche i tempi. Ma si tratterà di pochi giorni. Le due navi dovrebbero arrivare nel porto italiano messo a disposizione dalla Farnesina, già fra tre settimane.

Il capitano della nave statunitense “Cape Ray” su cui sarà trasbordato il materiale bellico, Rick Jordan, non avrebbe ancora ricevuto indicazioni sulla sua destinazione. Se sarà Brindisi, occorreranno poco meno di due settimane per raggiungere queste coste, in attesa delle navi provenienti dalla Siria. “Non è stato ancora
confermato in quale porto italiano attraccherà” ha riferito. A testimoniare la delicatezza dell’operazione, il fatto che le due navi norvegese e danese dirette presumibilmente a Brindisi saranno scortate e protette durante il loro viaggio da altre navi russe, americane, e una cinese.