G7: emergenze più gravi al Policlinico di Bari, al Perrino i casi di bassa complessità

Sono due gli ospedali pugliesi coinvolti nel piano sanitario della Regione per il G7 in programma a Fasano (Borgo Egnazia) dal 13 al 15 giugno prossimi: il piano, approntato tra gli altri dal capo di gabinetto Giuseppe Catalano e dal direttore del Dipartimento della Salute Vito Montanaro, è stato consegnato allo staff organizzativo ed al cerimoniale di Palazzo Chigi e prevede che le emergenze più gravi siano trattate dal Policlinico di Bari (dove, a partire da martedì 11, saranno a disposizione delle esigenze del vertice tre reparti, uno di Terapia Intensiva, uno di Chirurgia e uno di Medicina Interna), mentre le patologie a bassa complessità siano trattate all’ospedale Perrino (cosa che non può stupire, considerata l’assenza del reparto di Radiologia Interventistica nel nosocomio brindisino).
In ogni caso, tutte le attività di carattere sanitario saranno gestite direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si avvarrà delle Prefetture di Brindisi e Bari per inoltrare alle strutture del territorio indicazioni e direttive sul da farsi, se dovessero presentarsi urgenze.
Sono stati sospesi ferie, permessi e riposi per gli operatori sanitari (si parla di circa 500 persone fra medici, infermieri, ausiliari, tecnici e radiologi), mentre circa 300 mezzi (fra ambulanze, auto mediche, elicotteri, unità di rianimazione mobile) dovrebbero essere schierati in postazioni di 118 nelle zone rosse e sulle arterie stradali coinvolte dal passaggio dei leader e delle delegazioni.
Mentre non è stato ancora reso noto il calendario degli arrivi dei leader e ancora nulla trapela circa i confini della zona rossa fasanese, da ieri, 5 giugno, è già stata sospesa la direttiva Schengen, con conseguente ripristino dei controlli alle frontiere per tutti i passeggeri dei voli internazionali in arrivo ed in partenza.
Marina Poci
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