I diritti sono diritti. E sono uguali per tutti. È questo che abbiamo imparato a scuola. È questo quello che insegniamo. È questo il motivo per cui ogni giorno uno studente si alza e va a scuola. È questo fine che porta ogni giorno un insegnante nella sua classe.
Approfondiamo i genocidi della storia, condanniamo lo sterminio degli uni sugli altri. Palpitiamo per la sorte di Sacco e Vanzetti, ci indigniamo per il delitto Matteotti, rabbrividiamo per i martiri delle Fosse Ardeatine… Ma siamo pronti a rinnegare tutto quello in cui abbiamo creduto, non appena la teoria si fa pratica davanti ai nostri occhi.
E siamo pronti alle discriminazioni, alle emarginazioni, alle classificazioni delle persone in serie A e serie B… Non esiste tuo e mio, non esiste “casa vostra” se lì c’è guerra, fame, miseria, ingiustizia. Tutti i giorni un insegnante si alza ed entra in un’aula per dare a tutti un’opportunità.
Tutti i giorni uno studente si alza ed entra in un’aula perché gli venga garantita un’opportunità … anche se si chiama Aisha, Bashir, Jaffar o Sahar e un’aula non ce l’ha perché è stata bombardata. Stessi diritti dei nostri figli a rincorrere la felicità ovunque essa si nasconda. Se così non è, inutile alzarsi…domattina
Giusy Gatti Perlangeli