Settembre, tempo di sudore per gli sportivi

Settembre, tempo di preparazione atletica per tutti, dalle società professionistiche sino alle scuole di calcio, basket ed altre discipline sportive..Tutti al Masseriola, al Cesare Braico e nei vari impianti  della città a sudare le proverbiali “sette camicie”. Ogni atleta  ben conosce l’importanza della preparazione atletica: arrivare all’evento sportivo di riferimento è l’obbiettivo principale per chi pratica sport, ecco quindi che bisogna prepararsi nel migliore dei modi.

Primo aspetto da curare con estrema meticolosità è sicuramente l’alimentazione. L’atleta infatti, a seconda della disciplina sportiva praticata, tende a mettere su peso durante i periodi di inattività estivi, ciò può essere un problema molto importante e deve essere tenuto in considerazione nei momenti in cui ci si mette a tavolino a studiare il piano di rientro nella forma ottimale.

Altro aspetto fondamentale è l’integrazione, l’organismo infatti già di suo assimila alcune sostanze essenziali per la nostra muscolatura. Alcuni elementi però, potrebbero essere presenti in maniera limitata e necessitano di integrazione. Esistono una quantità enorme di integratori, anche online la vendita integratori ha preso il via e non è certo difficile procurarseli a costo conveniente, unica cosa, seguite il consiglio del vostro medico-sportivo in tema di dosi e di durata dell’assunzione.

Esistono tantissime tipologie di integratori, dagli integratori di proteine agli integratori di aminoacidi ramificati passando per i PUMP, tutti integratori che vanno ad agire su particolari situazioni e particolari necessità del nostro organismo, l’importante è non farsi prendere troppo la mano ed assumere questi prodotti fantastici con raziocinio.

Detto questo, resta il punto più importante, la preparazione fisica con carico d’allenamento. Qualsiasi atleta, infatti,  deve gioco forza arrivare al momento topico della stagione nella miglior condizione possibile, o almeno dovrebbe e per fare questo, nel periodo precedente alla gara, deve sostenere un periodo detto di carico, un allenamento particolarmente intenso che porterà l’atleta ad aumentare le capacità di resistenza del proprio fisico. Arrivato al carico massimo segue una breve fase di scarico precedere gli ultimi giorni prima della gara in modo da non arrivare all’evento appesantito a livello muscolare.

Anche il giorno della gara non finisce la preparazione alla stessa.. Cruciale infatti l’alimentazione pre-gara e la giusta integrazione tramite integratori prima, durante e dopo la gara. Come ad esempio un maratoneta o  un ciclista, senza una corretta alimentazione prima, durante e dopo la gara non potrebbe portare a termine una gara così massacrante, anche l’atleta amatoriale dovrà prestare particolarmente attenzione a questo aspetto e curare ogni minimo dettaglio per poter arrivare a migliorare costantemente le proprie prestazioni.

Nella fase di preparazione atletica è fondamentale la reintegrazione delle quantità diacqua perdute per sudorazione e/o evaporazione e costituisce una necessità per non compromettere lo stato di benessere dell’organismo e mantenere il livello delle sue prestazioni.
Diversi studi hanno dimostrato che la riduzione dell’acqua corporea determina un marcato deterioramento della capacità lavorativa, specie nelle attività fisiche di lunga durata, e la mancata reidratazione si manifesta con aumenti della temperatura corporea e della frequenza cardiaca. Già con perdite idriche pari al 2% del peso corporeo la sofferenza dell’organismo si manifesta con una riduzione della capacità lavorativa del 20-30%.
L’eliminazione di quantità d’acqua con la sudorazione comporta la perdita parallela di alcuni minerali presenti nel sudore in quantità maggiore nei soggetti non allenati e non acclimatati. La perdita di questi materiali è dell’ordine di 40-60 mEq/l di cloro, 4-6 mEq/l di potassio e 1,5 -5 mEq/l di magnesio. La funzione di questi minerali è strettamente collegata al mantenimento dell’equilibrio idrico-salino nell’organismo tra i compartimenti intracellulare ed extracellulare e alla dinamica dell’eccitabilità nervosa e muscolare. Per il loro fondamentale significato fisiologico una carenza anche modesta di questi nutrienti può compromettere l’entità delle prestazioni fisiche e lo stato di benessere.
La reintegrazione delle perdite idriche e saline a seguito di intensa attività fisica, resa obbligatoria per regolamento in alcune manifestazioni sportive particolarmente gravose e prolungate, se effettuata con la sola acqua o con le normali bevande ed alimenti liquidi può risultare inadeguata e non reintegrativa dell’insieme delle perdite.

Fondamentale quindi il supporto di preparatori atletici, allenatori e soprattutto medici preparati. Ma per fugare ogni dubbio esiste sempre la competenza dello specialista in Medicina dello Sport.

Buon sudore a tutti!

DINO FURIOSO