
Ancora Magna Grecia nel sottosuolo di Taranto: durante gli interventi di potenziamento delle condotte elettriche nel rione Montegranaro, sono state trovate due tombe di probabile periodo greco, insieme a numerosi reperti di vario genere.
In particolare, in Via D’Alò Alfieri, è emersa una grande fossa di scarico quadrangolare, larga un metro e mezzo circa e profonda circa sessanta centimetri, contenente frammenti diversi di ceramica (a vernice nera, sovra dipinta, da fuoco e acroma), materiale votivo, e persino una antefissa (elemento di copertura dei tetti) con la figura mitologica di Gorgone (risalenti ad un arco di tempo compreso tra la fine del VI e il III sec. a.C.); mentre in Via Dante, all’interno del cortile dell’Istituto Professionale Cabrini, sono emerse tre tombe a fossa scavate nel banco roccioso. Una è risultata vuota, mentre le altre custodivano due scheletri.
Il primo, presumibilmente femminile e inumato in posizione supina, è stato rinvenuto con un corredo composto da ceramiche a vernice nera e un anellino in bronzo, elementi tipici delle tombe tarantine di età ellenistica negli ultimi decenni del IV secolo a.C.
Il secondo, di dimensioni più ridotte, ospitava un individuo giovane senza alcun corredo.
(foto da e-distribuzione.it)
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